Percorsi in rete

18 gennaio 2023– La video intervista ai DG Giuseppe Quintavalle, Giorgio Casati, Lorenzo Sommella.

Siamo nell’Area Sud-Est della Città di Roma, su una superficie di 470 km² e circa 1.300.000 abitanti, pari al 45% dell’intera popolazione comunale. Oltre ai presidi ospedalieri e territoriali a gestione diretta, sul territorio della Asl Roma 2 operano due importanti strutture della sanità regionale: il Policlinico Tor Vergata e il Campus Bio-Medico, con percorsi di diagnosi e cura trasversali e integrati.

Il video con Giorgio Casati, direttore generale della Asl Roma 2, Giuseppe Quintavalle, direttore generale del Policlinico Tor Vergata e Lorenzo Sommella, direttore sanitario del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

Il 2023 sarà l’anno della competenza

31 dicembre 2022– Buone notizie per il nuovo anno: il 2023 sarà l’anno europeo delle Competenze.

La Commissione Von der Leyen ha voluto dedicare il 2023 alla formazione e allo sviluppo di nuove competenze al fine di promuovere competitività, partecipazione e talento, attraverso corsi di riqualificazione, digitalizzazione, formazione e apprendimento durante l’intero ciclo di vita (il cosiddetto “life-long learning”). 

Leggi l’articolo di Felicia Pelagalli su Fortune Italia

IGF Internet Governance Forum

18 e 19 novembre – Imprese, istituzioni, università e terzo settore si incontreranno a IGF Italia 2022: Umanità Aumentata per parlare del futuro di Internet. Culture parteciperà con l’intervento di Felicia Pelagalli nel panel “Il futuro alle porte: nuove sfide e prospettive per le competenze digitali“.

L’appuntamento, istituito dall’ONU quale punto di riferimento globale per la discussione del ruolo della governance di internet, si svolgerà ad Ancona.

risultati del dibattito italiano saranno trasmessi ad IGF globale 2022 (ONU) ad Addis Abeba.

Consulta il Programma dell’evento.

Iscrizioni: https://www.infocamere.it/it/igfitalia2022

Link per seguire la Diretta

 

La prima sfida: la formazione

28 ottobre – Piattaforme di telemedicina, di intelligenza artificiale, di dati sanitari e nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico. Sono quattro le tecnologie che stiamo adottando: ma abbiamo le competenze? Una domanda che vale per i nuovi medici, per gli operatori sanitari già attivi che dovranno usare le piattaforme, per le figure apicali della sanità e per ii cittadini. Quali competenze dobbiamo formare?

Leggi l’articolo su Fortune Italia: https://www.fortuneita.com/2022/10/27/forum-health-di-fortune-italiai-pilastri-dellinnovazione-della-salute/

 

Il tempo del co-design

Provate a immaginare sei incontri, nell’arco di due mesi, con più di quaranta rappresentanti delle Aziende sanitarie, del Parlamento, delle Università, delle Associazioni, Fondazioni, Enti di Ricerca, ecc.

Dodici ore di ascolto, coinvolgimento e co-design tra gli stakeholder, in un dialogo attento tra il mondo della Sanità e quello dell’Innovazione digitale

L’obiettivo di partenza è chiaro: migliorare la vita dei cittadini, tutelando la salute come diritto fondamentale dell’individuo e della collettività, soprattutto ora che la questione della salute si è fatta terribilmente pressante e delicata. La pandemia ha svelato i limiti del sistema, insieme alla solida ed eroica dedizione degli operatori, ed è chiara e forte la domanda sociale di cambiamento dell’ecosistema salute verso un miglior servizio universale, territoriale, di qualità. 

Il digitale può essere strumento? Strumento per essere più vicini alle persone, per aiutarle a monitorare la propria salute, per progredire nella conoscenza e nella lotta ai tumori, per non frammentare l’identità di cittadino in paziente, per alleggerire il costo dell’assistenza sanitaria al fine di  garantirne l’universalità, per prendersi cura di anziani e fragili, per non separare i luoghi di vita (casa, affetti, comunità, territorio) da quelli di cura. Una “rivoluzione copernicana che pone l’abitazione al centro delle politiche rivolte agli anziani, per garantire loro il diritto a non restare soli” sottolinea Mons. Vincenzo Paglia in uno degli incontri.

Nelle dodici ore trascorse insieme ai diversi stakeholder, abbiamo pensato agli ambiti di miglioramento e ipotizzato alcune azioni di intervento. Il lavoro di gruppo non è mai facile: è fatto di confronto, mediazione, soluzioni condivise. Ma la forza delle idee e dell’intelligenza collettiva che ne scaturisce è tale da poter modificare un stato di quiete o di inerzia e produrre cambiamento.

Sono nate alcune proposte che il 4 luglio, su iniziativa della Senatrice Valeria Fedeli, porteremo in Senato nell’evento “SALUTEDomani – Telemedicina, Competenze Digitali, Intelligenza Artificiale“.

Ad ascoltare le proposte, approfondirle, accoglierle o bocciarle, ci saranno le istituzioni italiane ed europee, tra cui:

Maria Cristina Messa, Governo italiano, Ministra dell’Università e della Ricerca. Sarà la competenza a fare la differenza, anche e soprattutto nell’innovazione. La nuova organizzazione sanitaria, il nuovo modo di essere medico e di essere infermiere, il nuovo modo di entrare in relazione con il cittadino e il paziente, richiederanno nuove competenze e un nuovo modo di pensare il percorso di assistenza e cura. In Italia abbiamo un numero di laureati sotto la media europea (soprattutto nelle materie scientifiche) e nell’indice DESI siamo agli ultimi posti per competenze digitali. Per immaginare, disegnare e governare la Salute del XXI secolo c’è innanzitutto bisogno di competenza. Le persone devono essere in grado di comprendere i criteri di funzionamento degli algoritmi e i progettisti devono migliorare i sistemi per evitare errori e mitigare i rischi di uso improprio.

Roberto Viola, Commissione europea, Direttore Generale della DG CONNECT, la direzione generale che elabora e attua le politiche volte a rendere l’Europa pronta per l’era digitale. Quattro i punti cardinali intorno a cui si sviluppa la trasformazione digitale dell’Europa entro il 2030: Competenze (20 milioni di specialisti ICT e convergenza di genere; almeno 80% della popolazione con competenze digitali di base); Infrastrutture (connettività e 5G; cloud; primo computer con accelerazione quantistica); Imprese (75% delle imprese con cloud/AI/big data; raddoppiare gli unicorni dell’UE; Digitalizzazione dei servizi pubblici (servizi pubblici fondamentali: 100% on line; 80% dei cittadini con identità digitale; Sanità: 100% dei cittadini con accesso alla propria cartella clinica).

Molte le novità su: Intelligenza Artificiale (strategia europea e proposta di regolamento – AI Act – il primo quadro giuridico in assoluto sull’AI basato su definizione e livelli di rischio); spazi comuni di Dati (strategia europea e proposta di regolamento – Data Act – rendere disponibili più dati a beneficio di cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni, da utilizzare in linea con le norme e i valori UE); High performance computing5GBlockchainQuantum.

Inoltre, il 23 aprile 2022, è stato compiuto un importante passo con il Digital Service Act per assicurare che le piattaforme online siano ritenute responsabili della lotta ai contenuti illegali e dannosi; proteggere meglio gli utenti di Internet; aiutare le piattaforme più piccole a crescere. Luca De Biase, su Il Sole 24 Ore, scrive: “il paradigma normativo passa dalla autoregolamentazione alla co-regolamentazione. Quindi le piattaforme non devono solo stare ai dettami della legge: devono aiutare il legislatore a raggiungere i suoi obiettivi.” Il potere delle grandi piattaforme non sarà più assoluto.

Sandra Gallina, Commissione europea, Direttrice Generale della DG SANTE, la direzione generale che protegge la salute dei cittadini europei e monitora il loro cibo assicurando che sia sicuro. Costruire le basi di una forte Unione Europea della Salute per proteggere la salute dei cittadini, prevenire e affrontare future pandemie, migliorare la resilienza dei sistemi sanitari. Tra le novità, il 3 maggio 2022 è stata presentata la proposta di uno Spazio europeo dei dati sanitari (EHDS) che consentirà alle persone di controllare i propri dati sanitari nel proprio paese o in altri paesi dell’UE; renderà possibile l’accesso a grandi quantità di dati sanitari di alta qualità, fondamentali per lo sviluppo di trattamenti, vaccini o dispositivi medici salvavita, da parte di ricercatori, innovatori, istituzioni pubbliche o industria; promuoverà un vero mercato unico dei servizi e dei prodotti digitali in campo sanitario. Tutto nel pieno rispetto degli elevati standard di protezione dei dati dell’UE. L’interoperabilità e la sicurezza diventeranno obblighi imprescindibili. 

I prossimi anni, da qui al 2030, saranno il decennio digitale d’Europa; decennio in cui governare tecnologie e sistemi di intelligenza artificiale e decidere quale direzione vogliamo prendere come società, come democrazie, come umanità.

Il Programma Next Generation EU e il PNRR rappresentano un’opportunità unica per emergere più forti dalla crisi pandemica, trasformare le nostre società, e realizzare un’Europa che funzioni per tutti.

SALUTEDomani è un progetto ideato da Culture in collaborazione con la Commissione Europea e il patrocinio della Pontificia Accademia per la Vita.

Per ascoltare le proposte, appuntamento il 4 luglio presso la Sala Capitolare del Senato della Repubbllica.

Articolo pubblicato il 26 giugno 2022 nel blog Nòva del quotidiano ©IlSole24Ore
 

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SALUTEDomani in Senato | un grande progetto per promuovere la salute del XXI secolo | 4 luglio 2022

Lunedì 4 Luglio, dalle 09.30 alle 13.00, si terrà in Senato l’evento conclusivo del progetto  SALUTEDomani, dal titolo Telemedicina, Competenze digitali, Intelligenza Artificiale. Il progetto è ideato da Culture, società fondata da Felicia Pelagalli, e organizzato in collaborazione con la Commissione Europea e il patrocinio della Pontificia Accademia per la Vita

I relatori. L’evento, portato in Senato su iniziativa della senatrice Valeria Fedeli, vedrà l’intervento in presenza della Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa,  del Presidente della Pontificia Accademia per la vita, Mons. Vincenzo Paglia, del  Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Antonio Parenti, del Direttore Generale DG CONNECT – Commissione Europea Roberto Viola, della Direttrice Generale DG SANTE – Commissione Europea Sandra Gallina.

Inoltre, interverranno in presenza, il Capo Dipartimento per la trasformazione digitale Mauro Minenna, il Direttore Generale AGENAS Domenico Mantoan, il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro della Salute Antonio Gaudioso. 

L’evento rappresenta un importante momento di ascolto istituzionale, a conclusione di un percorso di confronto svolto attraverso tre Tavoli Tecnici nei mesi di Aprile e Maggio 2022.

Durante l’evento, infatti, saranno presentate le tre proposte elaborate dai Tavoli:

1. La casa come primo luogo di assistenza e cura, la Telemedicina, la proposta sarà presentata da Narciso Mostarda, Direttore Generale Ospedale San Camillo.​​

2. Dati e intelligenza artificiale in Sanità, la proposta sarà presentata da Giorgio Casati,  Direttore Generale ASL Roma.

3. Sviluppare cultura e competenze digitali, la proposta sarà presentata da Maria Carla Gilardi,  Università Milano-Bicocca e Sergio Pillon, Coordinatore per la Trasformazione Digitale ASL Frosinone.

I tre Tavoli di preparazione delle proposte, portate in Senato, hanno visto la partecipazione di più di 40 stakeholders.

 

Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in alcun modo al Senato della Repubblica o ad organi del Senato medesimo.

L’accesso alla sala – con FFP2 raccomandata, obbligo di abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.

Salute Domani, la trasformazione digitale secondo il Pnrr

26 maggio – L’intervista rilasciata da Felicia Pelagalli alla Rivista Medico e Paziente

L’aggiornamento tecnologico e digitale del nostro sistema sanitario è uno degli obiettivi principali della Missione 6 (quella che riguarda la salute) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questo passaggio fondamentale per il nostro sistema sanitario è il tema di Salute Domani, una serie di web talk organizzati da Culture srl, società di ricerca e comunicazione, in collaborazione con la Commissione Europea, con il patrocinio dell’Accademia Pontificia per la Vita. Il primo incontro virtuale di Salute Domani sulla Digital Health ha affrontato il quadro delle misure specifiche per la sanità digitale indicate nel Pnrr:

Quattro misure per la Digital Health

La prima misura è riferita all’Ecosistema dei dati sanitari (EDS), una piattaforma di Data Repository centralizzata, dove andranno a confluire tutti i dati trasmessi dalle strutture sanitarie e socio-sanitarie, dagli enti del Servizio Sanitario Nazionale. La piattaforma sarà alimentata dai dati rilasciati dal sistema Tessera Sanitaria. Il Fascicolo Sanitario Elettronico diventa quindi, così implementato, il focus del governo della sanità digitale, con nuove linee guida per una interoperabilità regionale e nazionale sotto il coordinamento e controllo di Agenas, allineato con i sistemi di interoperabilità anche in ambito europeo.

La seconda misura è la Piattaforma Nazionale di Telemedicina dove confluiranno tutti i servizi di telemedicina sul territorio nazionale.

La terza misura sulla telemedicina nasce dalla Conferenza Stato-Regioni, in seno alla quale sono state scelte due regioni, la Puglia e la Lombardia, per fare da ‘apripista’, al fine di sviluppare piattaforme verticali di telemedicina. Queste due regioni svilupperanno applicazioni pilota, con televisita, teleconsulto, telemonitoraggio e telecontrollo.

La quarta misura è riferita alle competenze di sanità digitale. Il Ministero della Salute, il Ministero della Transizione digitale e Agenas, quest’ultima delegata specificatamente alla sanità digitale, dovranno sviluppare tali competenze, con la formazione per i cittadini, che dovranno essere in grado di utilizzare gli strumenti di sanità digitale, per gli studenti e per gli specializzandi in medicina e per l’intera organizzazione delle professioni sanitarie.

Creare un corretto scambio di dati sanitari a vantaggio dei cittadini

Per trasformare la sanità di oggi, oltre a guardare alle infrastrutture e alla medicina territoriale si dovranno considerare quelle tecnologie digitali in grado di aiutare a raggiungere meglio e più velocemente gli obiettivi di tutela della salute del cittadino”.

Lo afferma Felicia Pelagalli, CEO di Culture srl, che aggiunge:

“Mettere a fattor comune i dati è un passaggio importante, ma non significa necessariamente centralizzare. I dati possono essere anche decentralizzati, sarà poi l’algoritmo a prenderli, secondo le necessità. L’importante è creare delle porte di entrata e di uscita.”

“È necessario un repository  – spiega Pelagalli – che utilizzi gli stessi linguaggi, che consenta di far ‘parlare’ tutti i depositi regionali di dati, per cui, il cittadino paziente che passa dall’ospedale di Milano all’ospedale di Napoli, ad esempio, non abbia necessità di portarsi dietro i faldoni di carte e di esami, con la sua storia clinica. Il percorso di cura dovrà essere accessibile in qualsiasi Regione il paziente si trovi. Tutto ciò dovrà anche essere allineato alle linee guida europee. Così come accade con la nostra tessera sanitaria, che ci consente di accedere a tutti i servizi in Italia ed in Europa”.

Intelligenza artificiale e diritti umani

Quando si parla di dati sanitari, di telemedicina e di utilizzo dell’intelligenza artificiale entrano in gioco questioni che vanno al di là dell’aspetto organizzativo dei sistemi sanitari. Come sottolinea Pelagalli:

È necessario rendere l’IA affidabile ed in linea con i valori europei, quindi con la tutela dei diritti umani. Questo è il punto davvero importante”.

“Gli Stati Uniti – spiega Pelagalli – stanno sviluppando l’intelligenza artificiale in una condizione di deregolamentazione e di grande sviluppo commerciale, vedasi le 5 grandi aziende che si occupano di IA e di sviluppo digitale in quel Paese. Quindi, gli USA hanno un modello molto liberale e orientato allo sviluppo commerciale. La Cina, invece, ha un modello statale che tende a controllare i propri cittadini. In mezzo c’è l’Europa, che è caratterizzata da una cultura di attenzione ai diritti umani e alla loro tutela. L’intelligenza artificiale che si sta sviluppando in Europa dovrà necessariamente essere basata su regole certe, di cui i cittadini si possano fidare, e che rispettino i diritti umani fondamentali”.

Un’idea di come in Europa si stia lavorando su questi aspetti si può avere leggendo la bozza dell’Artificial intelligence act (The AI Act).