Il tempo del co-design

Provate a immaginare sei incontri, nell’arco di due mesi, con più di quaranta rappresentanti delle Aziende sanitarie, del Parlamento, delle Università, delle Associazioni, Fondazioni, Enti di Ricerca, ecc.

Dodici ore di ascolto, coinvolgimento e co-design tra gli stakeholder, in un dialogo attento tra il mondo della Sanità e quello dell’Innovazione digitale

L’obiettivo di partenza è chiaro: migliorare la vita dei cittadini, tutelando la salute come diritto fondamentale dell’individuo e della collettività, soprattutto ora che la questione della salute si è fatta terribilmente pressante e delicata. La pandemia ha svelato i limiti del sistema, insieme alla solida ed eroica dedizione degli operatori, ed è chiara e forte la domanda sociale di cambiamento dell’ecosistema salute verso un miglior servizio universale, territoriale, di qualità. 

Il digitale può essere strumento? Strumento per essere più vicini alle persone, per aiutarle a monitorare la propria salute, per progredire nella conoscenza e nella lotta ai tumori, per non frammentare l’identità di cittadino in paziente, per alleggerire il costo dell’assistenza sanitaria al fine di  garantirne l’universalità, per prendersi cura di anziani e fragili, per non separare i luoghi di vita (casa, affetti, comunità, territorio) da quelli di cura. Una “rivoluzione copernicana che pone l’abitazione al centro delle politiche rivolte agli anziani, per garantire loro il diritto a non restare soli” sottolinea Mons. Vincenzo Paglia in uno degli incontri.

Nelle dodici ore trascorse insieme ai diversi stakeholder, abbiamo pensato agli ambiti di miglioramento e ipotizzato alcune azioni di intervento. Il lavoro di gruppo non è mai facile: è fatto di confronto, mediazione, soluzioni condivise. Ma la forza delle idee e dell’intelligenza collettiva che ne scaturisce è tale da poter modificare un stato di quiete o di inerzia e produrre cambiamento.

Sono nate alcune proposte che il 4 luglio, su iniziativa della Senatrice Valeria Fedeli, porteremo in Senato nell’evento “SALUTEDomani – Telemedicina, Competenze Digitali, Intelligenza Artificiale“.

Ad ascoltare le proposte, approfondirle, accoglierle o bocciarle, ci saranno le istituzioni italiane ed europee, tra cui:

Maria Cristina Messa, Governo italiano, Ministra dell’Università e della Ricerca. Sarà la competenza a fare la differenza, anche e soprattutto nell’innovazione. La nuova organizzazione sanitaria, il nuovo modo di essere medico e di essere infermiere, il nuovo modo di entrare in relazione con il cittadino e il paziente, richiederanno nuove competenze e un nuovo modo di pensare il percorso di assistenza e cura. In Italia abbiamo un numero di laureati sotto la media europea (soprattutto nelle materie scientifiche) e nell’indice DESI siamo agli ultimi posti per competenze digitali. Per immaginare, disegnare e governare la Salute del XXI secolo c’è innanzitutto bisogno di competenza. Le persone devono essere in grado di comprendere i criteri di funzionamento degli algoritmi e i progettisti devono migliorare i sistemi per evitare errori e mitigare i rischi di uso improprio.

Roberto Viola, Commissione europea, Direttore Generale della DG CONNECT, la direzione generale che elabora e attua le politiche volte a rendere l’Europa pronta per l’era digitale. Quattro i punti cardinali intorno a cui si sviluppa la trasformazione digitale dell’Europa entro il 2030: Competenze (20 milioni di specialisti ICT e convergenza di genere; almeno 80% della popolazione con competenze digitali di base); Infrastrutture (connettività e 5G; cloud; primo computer con accelerazione quantistica); Imprese (75% delle imprese con cloud/AI/big data; raddoppiare gli unicorni dell’UE; Digitalizzazione dei servizi pubblici (servizi pubblici fondamentali: 100% on line; 80% dei cittadini con identità digitale; Sanità: 100% dei cittadini con accesso alla propria cartella clinica).

Molte le novità su: Intelligenza Artificiale (strategia europea e proposta di regolamento – AI Act – il primo quadro giuridico in assoluto sull’AI basato su definizione e livelli di rischio); spazi comuni di Dati (strategia europea e proposta di regolamento – Data Act – rendere disponibili più dati a beneficio di cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni, da utilizzare in linea con le norme e i valori UE); High performance computing5GBlockchainQuantum.

Inoltre, il 23 aprile 2022, è stato compiuto un importante passo con il Digital Service Act per assicurare che le piattaforme online siano ritenute responsabili della lotta ai contenuti illegali e dannosi; proteggere meglio gli utenti di Internet; aiutare le piattaforme più piccole a crescere. Luca De Biase, su Il Sole 24 Ore, scrive: “il paradigma normativo passa dalla autoregolamentazione alla co-regolamentazione. Quindi le piattaforme non devono solo stare ai dettami della legge: devono aiutare il legislatore a raggiungere i suoi obiettivi.” Il potere delle grandi piattaforme non sarà più assoluto.

Sandra Gallina, Commissione europea, Direttrice Generale della DG SANTE, la direzione generale che protegge la salute dei cittadini europei e monitora il loro cibo assicurando che sia sicuro. Costruire le basi di una forte Unione Europea della Salute per proteggere la salute dei cittadini, prevenire e affrontare future pandemie, migliorare la resilienza dei sistemi sanitari. Tra le novità, il 3 maggio 2022 è stata presentata la proposta di uno Spazio europeo dei dati sanitari (EHDS) che consentirà alle persone di controllare i propri dati sanitari nel proprio paese o in altri paesi dell’UE; renderà possibile l’accesso a grandi quantità di dati sanitari di alta qualità, fondamentali per lo sviluppo di trattamenti, vaccini o dispositivi medici salvavita, da parte di ricercatori, innovatori, istituzioni pubbliche o industria; promuoverà un vero mercato unico dei servizi e dei prodotti digitali in campo sanitario. Tutto nel pieno rispetto degli elevati standard di protezione dei dati dell’UE. L’interoperabilità e la sicurezza diventeranno obblighi imprescindibili. 

I prossimi anni, da qui al 2030, saranno il decennio digitale d’Europa; decennio in cui governare tecnologie e sistemi di intelligenza artificiale e decidere quale direzione vogliamo prendere come società, come democrazie, come umanità.

Il Programma Next Generation EU e il PNRR rappresentano un’opportunità unica per emergere più forti dalla crisi pandemica, trasformare le nostre società, e realizzare un’Europa che funzioni per tutti.

SALUTEDomani è un progetto ideato da Culture in collaborazione con la Commissione Europea e il patrocinio della Pontificia Accademia per la Vita.

Per ascoltare le proposte, appuntamento il 4 luglio presso la Sala Capitolare del Senato della Repubbllica.

Articolo pubblicato il 26 giugno 2022 nel blog Nòva del quotidiano ©IlSole24Ore
 

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